Psicologia dell'Alimentazione
Mangiare non è solo alimentarsi
Intendere l'alimentazione come mera funzione nutritiva non rende giustizia alla complessità del rapporto tra noi e il cibo: mangiare è un comportamento individuale e al contempo sociale, legato ad emozioni e motivazioni.
Il modo in cui mangiamo è condizionato da fattori genetici e ambientali, ed ognuno lo vive più o meno serenamente. L’alimentazione è un insieme di abitudini che apprendiamo da piccoli, che si consolida nel corso del tempo e condiziona profondamente il nostro funzionamento generale.
Mangiare è l'attività fondamentale che scandisce le nostre giornate: paradossalmente, molte persone non sanno gestire il modo in cui mangiano.
Ciò può portare ad instaurare un rapporto conflittuale col cibo, che va da regimi alimentari disorganizzati e si estende fino a restrizioni, stress e sensi di colpa.
Perché la mia dieta non sta funzionando?
Capita di intraprendere una dieta per poi trasgredirla o arrivare addirittura al drop out. Non si può biasimare questo tipo di comportamento: un regime alimentare restrittivo non è sostenbile sul lungo periodo. È frequente anche imbattersi nel famoso effetto yo-yo, ossia perdere peso per poi riacquisire gli stessi chili, se non di più. Dalla nostra esperienza clinica emerge che spesso le persone non si rendono conto di quanto mangiano, ne sottostimano o sovrastimano il valore, con ovvie conseguenze sul loro comportamento alimentare. Davanti a questi spiacevoli eventi si può cambiare nutrizionista, regime alimentare e attività fisica tante volte, senza mai ottenere risultati concreti.
Nonostante il crescente interesse verso un'alimentazione sana, testimoniato dal numero di app, pagine sui social e riviste dedicate, il numero di persone che ha un cattivo rapporto con il cibo è in costante aumento: questo accade perché l'attenzione è rivolta alle proprietà nutritive dell'alimentazione (quante calorie, quali alimenti), mentre l'educazione alimentare viene trascurata, così come gli aspetti emotivi legati al consumo. Nelle diete tradizionali non viene spiegato il meccanismo fisiologico della fame e vengono omessi tutti quei fattori comportamentali, sociali, culturali ed emotivi che contribuiscono a regolare il nostro appetito. Impostare una dieta senza tenere conto di questi fattori può rivelarsi spesso un’illusione distante dai risultati sperati.
Rispetto all'approccio tradizionale connotato da interventi centrati su passività e rispetto delle prescrizioni, la Psicologia dell'Alimentazione propone una soluzione diversa, considerando in primo luogo le motivazioni alla base di un determinato comportamento alimentare.
Cosa fa lo Psicologo dell'Alimentazione?
La Psicologia Alimentare vuole restituire il controllo e la gestione della propria nutrizione alle persone; la costruzione di un ruolo attivo per l’individuo è la colonna portante di un intervento psicologico alimentare. La persona impara a riconoscere quando, come, cosa e soprattutto perché sta mangiando. L'approccio psicologico alla dieta si allontana per sua natura dalle prescrizioni, dalle imposizioni severe e dal senso di colpa, nonché dalla passività che le diete tipicamente intese sottendono. Con l’aiuto dell’intervento psicologico l’individuo diventa un costruttore attivo ed autonomo del proprio benessere; impara a gestire personalmente la sua alimentazione, senza dover sottostare a imposizioni di cui ignora le ragioni, e si riappropria di libertà di scelta e autonomia. La Psicologia dell'Alimentazione vuole restituire alle persone indipendenza e consapevolezza, e lo fa costruendo strumenti per scegliere, lavorando sulla motivazione e sulla gestione delle emozioni, ma anche sull’educazione alimentare e sul ruolo dei meccanismi fisiologici legati all’appetito.
La persona diventa attivamente impegnata nel proprio percorso: impara a distinguere la fame dall'impulso, a concedersi gratificazioni senza rimorsi di coscienza, a scegliere per sé stessa e gestire i propri pasti.
Chi può andare dallo Psicologo Alimentare?
Chiunque si sia chiesto perché non riesca a rispettare una dieta. Chiunque desideri avere maggiore consapevolezza del proprio comportamento alimentare. Chiunque desideri modificare delle abitudini disfunzionali. Chiunque viva il momento dei pasti con vergogna, senso di colpa o insoddisfazione.
L’alimentazione è un comportamento. Lo Psicologo, in qualità di esperto del comportamento, può esserti d’aiuto nel modificare le tue abitudini alimentari.
Se stai cercando una figura di supporto nella gestione della tua alimentazione, contattaci.